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L'orto sinergico (e anche un po' biodinamico)

Casa mia in campagna - Monreale (Palermo)

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Ho conosciuto il metodo di agricoltura sinergica in Toscana. Le persone che lo promuovevano erano un po' fumate (in tutti i sensi) ma i principi di fondo mi sembravano ragionevoli e ho sempre coltivato il desiderio di provarlo prima o poi.

La teoria

Il metodo si basa su diversi principi: la terra non viene mai rivoltata né calpestata (a parte all'inizio durante la fase di costruzione), viene ricoperta con la paglia in modo da proteggerla dal sole e dalla pioggia che tenderebbero a compattarla e a far formare la crosta. Si mettono le piante insieme cercando di scoprire le associazioni favorevoli ed evitare quelle sfavorevoli. Il risultato finale quindi è molto diverso dall'orto tradizionale dove si fanno le file tutte di un unico tipo di pianta. Non si usano sostanze chimiche sintetiche né per arricchire il terreno (concime), né per togliere le erbe cosiddette "cattive" che ruberebbero nutrimento alle piante (diserbante), né per combattere eventuali parassiti, muffe, funghi che possono causare malattie alle piante (antiparassitario). Il fatto che le piante siano combinate tra di loro in modo favorevole e che dovrebbero per questo aiutarsi a vicenda dovrebbe impedire sul nascere molti dei problemi dovuti alla monocoltura.

La pratica

Ho iniziato a lavorare su quest'orto nell'estate del 2012 dopo un periodo durato quasi un anno dedicato alla sua costruzione. Uno dei problemi maggiori che sto incontrando e al quale non avevo pensato, quando ancora lo pensavo solo a livello teorico, consiste nella presenza delle lumache. Non che siano antipatiche guardandole, mi hanno sempre fatto simpatia, ma il problema è che mangiano tutti i cavoli e anche le lattughe. Tu metti la piantina di cavolo e dopo un giorno hanno mangiato metà delle foglie, dopo due giorni è rimasto lo scheletrino della pianta. Quindi il mio problema principale attualmente è il seguente: come fare per tenere lontane le lumache dai cavoli senza usare gli anti-lumaca chimici? Ho provato con un macerato di aglio ed equiseto che farebbe scappare dalla puzza vampiri, zombi e lupimannari, ma le lumache no! Le ha tenute lontane per un po' ma poi sembra si siano abituate o semplicemente la pioggia lava via il macerato. Adesso penso di passare al piano B ovvero delle retine intorno alle piante. Vedremo...

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